Una favola molto carina di Gianni Rodari tratta da “Favole al telefono”, 1962. Voce, disegni e animazioni di Serena S. Artemide.
'Il sole e la nuvola' testo (lyrics)
Il sole viaggiava in cielo, allegro e glorioso nel suo carro di fuoco, gettando i suoi raggi in tutte le direzioni, con grande rabbia di una nuvola di umore temporalesca, che borbottava: “Sciupone, mano bucata, butta via, butta via i tuoi raggi, vedrai quanti te ne rimangono!”.
Nelle vigne ogni acino d’uva che maturava sui tralci rubava un raggio al minuto, o anche due; e non c’era filo d’erba, o ragno, o fiore, o goccia d’acqua che non si prendesse la sua parte.
“Lascia, lascia che tutti ti derubino: vedrai come ti ringrazieranno, quando non avrai più niente da farti rubare!”.
Il sole continuava allegramente il suo viaggio, regalando raggi a milioni, a miliardi, senza contarli.
Solo al tramonto contò i raggi che gli rimanevano: e guarda un po’, non gliene mancava nemmeno uno.
La nuvola, per la sorpresa, si sciolse in grandine, il sole si tuffò allegramente in mare.